Un augurio Ratzingeriano per il nuovo anno
L’ultimo giorno dell’anno ci ha portato la notizia della morte del Santo Padre Benedetto XVI; la nostra parrocchia ha un debito particolare con lui, perché il giorno che ci ha visitato ci ha lasciato un importante profezia: forse alcuni di voi lo ricorderanno, guardando i bambini, egli disse: “allora Roma vive e vivrà anche domani”. Conserviamo nel cuore queste sue parole piene di speranza e varchiamo il nuovo anno con una meditazione ispirata alla sua ricerca teologica.
Nel suo libro più importante e più noto, Introduzione al Cristianesimo, vero best seller teologico del 900, Ratzinger riporta una seicentesca iscrizione in onore di sant’Ignazio di Loyola che recita così: “Non coerceri a maximo, contineri tamen a minimo, hoc divinum est – non esser costretto da ciò che è più grande, ma esser contenuto in ciò che è più piccolo, questo è divino”. Questa frase sintetizza la novità della rivelazione cristiana: Dio è superiore ad ogni forza dell’universo e contemporaneamente capace di piegarsi su ciò che è infimo. Per Dio nulla è troppo potente né troppo piccolo. In questa visione si realizza un radicale rovesciamento dell’ordine dell’universo: il più piccolo e il più grande coincidono, per Dio infatti “il cuore di una persona capace di amare è più grande di tutti i sistemi delle galassie”.
In quest’ottica vivere una vita nuova vuol dire entrare in questa nuova comprensione della realtà; alla porta di questo anno il Signore ci mostra il suo desiderio di ribaltare la nostra vita perché anche in noi si realizzi questa dinamica che è propria della sua esistenza infinita. Nell’anno che inizia dovremo confrontarci con grandi forze più potenti di noi, col tempo che passa, col dolore del corpo e dell’anima, con le vicende imprevedibili della vita; dinanzi a tutto ciò sappiamo una cosa: uniti a Cristo, ciò che ci sembra troppo forte ed insuperabile non ci potrà schiacciare, i mostri che tanto spesso popolano il nostro futuro non possono più terrorizzarci.
Allo stesso tempo in questo nuovo anno saremo posti davanti a tante cose piccole: la quotidiana routine, la noia dei giorni sempre uguali, le persone fragili da accudire, un bimbo da accogliere, un piccolo favore da fare, i dettagli da curare ogni giorno nelle nostre case. Uniti a Cristo sappiamo che quelle cose piccole sono importanti, meritano tutto il nostro amore e la nostra attenzione. Quelle piccole sono le vere grandi realtà perché in esse Dio ha voluto entrare, in esse abita. Ecco l’augurio per il nuovo anno: non temiamo le grandi sfide, chiniamoci con amore sulle piccole cose di tutti i giorni, allora il nostro tempo sarà buono, la nostra vita veramente divina.
In questo grande compito non siamo soli: la Chiesa, nostra madre, ha già pronto per noi un anno intero di parole, sacramenti, relazioni nuove che ci sosterranno nel cammino della vita. Ne siamo certi: quello che inizia sarà davvero un “anno della misericordia del Signore”.
Buon anno di cuore a tutti.
Don Francesco